lunedì 18 agosto 2008

GRAVE INCENDIO POPOLI-BUSSI

Cento ettari di bosco devastati dalle fiamme. Sul posto 4 elicotteri e un canadair oltre a numerosi volontari

Dall'Espresso " POPOLI. Ferragosto di fuoco sulla montagna popolese. La disattenzione di un gruppo di adolescenti in gita nella zona di San Callisto ha provocato un incendio che ha ridotto in cenere oltre cento ettari di bosco e macchia mediterranea. Le fiamme sono state spente dopo otto ore di duro lavoro da parte dei soccorritori, ma nel primo pomeriggio di ieri, dopo le prove per la cronoscalata delle Svolte, alcuni focolai, alimentati dal vento, si sono riaccesi, riportando l’inferno sulle pendici della montagna. Il primo rogo si è sviluppato verso le 11 del giorno di Ferragosto. Quindici adolescenti, fra i 13 e i 16 anni, tutti popolesi, hanno scelto la zona della sorgente del San Callisto per la tradizionale scampagnata in montagna. Erano intenti a perfezionare la cottura della loro grigliata di agnello, quando all’improvviso si sono visti circondati dalle fiamme. Terrorizzati sono scappati e hanno subito lanciato l’allarme.
I SOCCORSI. Immediatamente sul posto sono arrivati vigili del fuoco, agenti del Corpo forestale, uomini della Protezione civile che hanno utilizzato quattro elicotteri e un Canadair per avere ragione delle fiamme che si espandevano sui versanti della montagna invadendo anche la strada dove oggi dovrà svolgersi la Cronoscalta delle Svolte. Con l’aiuto anche di molti volontari l’immenso rogo, che si è esteso fino ai confini dei territori di Bussi sul Tirino ad est e di San Benedetto in Perillis verso nord, è stato domato dopo oltre nove ore di lavoro. Le fiamme hanno lambito un grosso allevamento di bestiame dei fratelli Villa, una stalla con circa cento capi bovini. Si è temuto che potesse coinvolgere le vigne dell’azienda Valle Reale ed espandersi verso l’industria della Gran Guizza, il cimitero, l’ospedale e lo stabilimento delle Terme che sorgono nelle vicinanze.È stato fortemente a rischio anche lo svolgimento della gara motoristica di oggi.Le speranze sono tornate la sera del 15, verso le 21, quando da parte dei soccorritori è stato dichiarato spento l’incendio. La corsa avrebbe avuto luogo anche perché c’era stato l’intevento di una squadra della Provincia, messa su dall’assessore Antonio Castricone, che ha ripulito la carreggiata stradale dalle ceneri e dai tronchi bruciacchiati.

NUOVO ROGO. Ieri nuovo dispegamento di forze di soccorso. Dopo lo svolgimento delle prove su strada dei bolidi che oggi si affronteranno per la gara di velocità, alcuni focolai sono ripartiti riportando fumo e disperazione della piccola conca di San Callisto. Nuovo dispiegamento di forze, con chiusura per alcune ore della strada provinciale 17 per l’Aquila dalla Polizia stradale, bloccate in via precauzionale le auto della corsa sul traguardo montano. Ieri il Canadair era impegnato in Calabria e sono stati utilizzati quattro elicotteri di Vigili del Fuoco, Protezione civile e due dell’Esercito. All’imbrunire c’era rimasto solo l’odore acre del fumo. Nuova pulizia della strada da parte della Provincia e un grosso sospiro di sollievo per la Cronoscalata. A tutt'oggi si continua ad intervenire per spegnere sul nascere i piccoli focolai presenti nella zona.

LE INDAGINI. In stretta collaborazione con il comando locale della Forestale, i carabinieri della stazione di Popoli, sono riusciti a individuare e interrogare 11 dei ragazzi del gruppo di gitanti.«È stato davvero un incidente», spiega il comandante tenente Boccolini, «I giovani non si sono accorti di aver provocato il rogo». Sul posto è giunto anche il comandante della Forestale, Guido Conti, il quale ha detto che «i giovani, essendo minorenni non sono perseguibili, ma che comunque le loro famiglie andranno incontro a un risarcimento del danno provocato. Si dovrà procedere a una attenta valutazione da parte degli organi competenti».

IL SINDACO. Con il cuore in gola il primo cittadino Emidio Castricone ha seguito tutte le fasi degli incendi. «È stato un inferno», dice, «e per questo ringrazio quanti si sono adoperati per riportare la città in sicurezza. Temevamo soprattutto per la Cronoscalata che da quest’anno riparte come da tradizione, dopo lo stop del 2007. Un’altra ferita è stata inferta all’ambiente naturale, ma questa volta per un banale incidente».

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